lunedì 31 dicembre 2007

TORNA LA MICROBAND. Da non perdere.

LE GRANDI NARRAZIONI nell'Habitat Rupestre e nella Terra delle Gravine
Rassegna Europea di Teatro Musicale Comico

Lunedì 7 gennaio 2008
S.M.S. (Strange Music Symphony)
MICROBAND
Santeramo, Auditorium Scuola Media S.G.Bosco, ore 21

venerdì 21 dicembre 2007

Addio Lorenzino

Lorenzo Musci se n'è andato. Una malattia improvvisa ne ha spezzato la forza e piegato la tempra di resistente. E lo ha tolto ai suoi cari ed alla sua amatissima Città.
Socialista vero, resistente durante la seconda guerra mondiale, politico impegnato a ricostruire i primi rudimenti democratici nel dopoguerra, appassionato narratore della memoria cittadina tra i giovani e in preziosi libriccini, Lorenzino -come tutti affettuosamente lo chiamavano da sempre- è stato molto più che un amico ed un compagno.
E la sua assenza, il suo mai dissetato senso della giustizia ci mancherà tantissimo.
A me mancherà tantissimo.
Corri forte, Lorenzo, 
(già vedo il compagno Pertini aspettarti a braccia aperte).

"Fu in una casa rossa:
la Casa Cantoniera.
Mi ci trovai una sera
di tenebra, e pareva scossa
la mente da un transitare
continuo come il mare.
Sentivo foglie secche,
nel buio, scricchiolare.
Attraversando le stecche
delle persiane, del mare
avevano la luminescenza
scheletri di luci rare.
Erano lampi erranti
d' ammotorati viandanti.
frusciavano in me l' idea
che fosse il passaggio d' Enea."

Giorgio Caproni

da: Il passaggio d' Enea

giovedì 20 dicembre 2007

Donne, è arrivato l'arrotino!

E' riuscito a star zitto per qualche mese, l'uomo di Arcore. Non sembrava vero. Di primo mattino, aperto il quaotidiano, rapida occhiata ai titoli, veloce scorrere delle pagine e... no, niente anche stamane.
Che stia male? No, Libero ne avrebbe fatto una telenovela a puntate. Vero. Allora sarà occupato in qualche seduta tricologica? Forse, di vanitoso è vanitoso, lui.
E via così le chiacchiere mattutine. Non abituati a tanto silenzio, finivamo con lo sbirciare il TG di Emilio Fede alla ricerca di qualche notizia, qualche foto con corna, qualche gossip sulla moglie e le veline.
Poi, di colpo, straaap!, si rompe il cielo di carta e lui irrompe sulla scena politica con un nuovo partito, gazebo, miliardi di votanti, battute perfide sui "servi infedeli", nuova concertazione con i nemici di sempre, nuova legge elettorale...
Una valanga di parole, seguita da azioni dirompenti. E finisce,così, il silenzio.
Certo che il tipo è un grande venditore: ottima scelta di tempo, populismo q.b. per dare degli alleati di ieri una immagine in sbiadito seppia, consultazioni fantasma (a Santeramo, ai gazebo, si sono visti poco più di un centinaio di persone) coperte totalmente dalle TV. Un mago delle vendite.
Difficile negargli fascino; dice quello che molti vogliono sentirsi dire: che la merce è ottima, i prezzi imbattibili, la resistenza secolare e l'acquirente il migliore che abbia mai incontrato nella sua lunga carriera. E la pera è cotta.
 Via con l'applauso.
Come per la dichiarazione di oggi pomeriggio. "I giornalisti della RAI sono tutti raccomandati".
Bella scoperta, direte voi. Se a nominare i vertici aziendali è il Parlamento, vuoi che mettano gente imparziale ed indipendente?
Il guaio è che ogni maggioranza ha messo le mani sull'informazione. Rendendola per necessità serva. Qualcuno ha sbattuto la porta indignato, altri hanno pensato alla famiglia da mantenere, altri ancora ben contenti di mettere la testa a... partito.
Fa tutto parte di questa italietta che Leopardi ben definiva secoli fa.
Stupisce che la stessa stampa riporti una boutade fuori tempo massimo come fosse una dirompente verità.
E giù tutti a commentare. E Vespa a condirla di porte.
Straordinario questo Silvio; potendo venderebbe ghiaccioli agli eschimesi.

Ps. La Rai vuole punire Loris Mazzetti per aver detto e scritto quel che è successo all'interno del servizio pubblico. Noi vogliamo una Rai pulita, dove siano difesi quei giornalisti, autori, registi che hanno il coraggio di raccontare la verità. Leggi l'appello a difesa della Rai e, se vuoi, sottoscrivilo. Ricorda. Da abbonato e da cittadino italiano sei anche uno dei tanti piccoli proprietari dell'azienda.
LEGGI E FIRMA L\'APPELLO di ARTICOLO21
http://www.articolo21.info/appelli_form.php?id=107

martedì 18 dicembre 2007

Un voto che vale milioni di vite

NEW YORK - L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato la risoluzione per la moratoria contro la pena di morte nel mondo con 104 voti a favore, 54 contro e 29 astenuti. (fonte ANSA)
Per una volta possiamo essere orgogliosi dell'Italia. Il voto di poco fa alle Nazioni Unite è tutto merito del lavoro diplomatico della nostra nazione, Governo, Radicali e Nessuno Tocchi Caino uniti.
Ah, fosse sempre così concreta e determinata la nostra piccola italietta.
E capace di alte idealità.
Beh, commuoviamoci adesso che possiamo farlo senza vergognarci.

Informazione e democrazia

Ho ricevuto mail allarmate sugli insulti che TRC, televisione locale, ha rivolto all'associazione santermana VAS. Non è la prima volta (ricordo, tra quelle recenti, una nevrastenica risposta al Nuovo Rugby Santeramo) che accade. Del resto, è noto a tutto il mondo come TRC mal sopporti opinioni diverse da quelle che esprime dal suo pulpito.
Nella sua legittima autonomia, la redazione sceglie per chi parteggiare e lo segue con amorevole cura, lo coglie nei momenti intimi, ne riporta commenti salaci, evidenzia ironia, lo circonda di affetto popolare. Insomma: realizza il concetto di democrazia televisiva; anzi, lo incarna.
E così vediamo sindacolillo che taglia nastri, che bacchetta l'opposizione immorale, che presenzia con arguzia alle manifestazioni culturali altrui (visto che di sue, manco l'ombra!).
Per questo, dopo tanto indefesso lavoro, non gli si può chiedere di preoccuparsi di riportare la voce di chi si oppone, di chi ha opinioni differenti, di chi si lamenta per quello che non va in Città.
Troppa fatica informare e rappresentare la Città intera.
Peccato che tutto questo lo faccia anche con soldi pubblici.
Cari voi che mi avete scritto, cari VAS, cara opposizione in Consiglio: che fare? Le richieste, le petizioni, gli inviti al rispetto delle norme deontologiche sull'informazione non hanno mai prodotto risultati.  Anzi, piuttosto scatenato insulti.
Accade con chi è di parte.
Felice e contento, di parte.
E poco interessato a rappresentare una Comunità.
Che perde, giorno dopo giorno, spazi di democrazia e civiltà.
Un abbraccio ai VAS.

lunedì 17 dicembre 2007

Comunicato stampa del PD di Santeramo

SI DIA VITA SUBITO AL CENTRO DI ECCELLENZA
PER LA RIABILITAZIONE DELLE PERSONE AUTISTICHE

frutto di un protocollo di intesa stipulato il 9 ottobre 2006 tra Comune di Santeramo (Sindaco Vito Sante Zeverino), Direttore Generale ASL Ba 3 e Cooperativa Sociale Auxilium e approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale sempre il 9 ottobre 2006.

Da quella data, nonostante l'impegno di spesa di 25mila euro per effettuare lavori di ristrutturazione dei locali di via Collodi preso con determina del Settore Lavori Pubblici n° 125/2007
TUTTO E' FERMO PER VOLONTA' POLITICA DEL SINDACO LILLO
che preferisce sacrificare sull'altare del nulla un progetto unico in tutta la Regione Puglia, capace di creare occupazione, sapere e formazione in un settore della disabilità delicato e tra i più complessi.

Il Centro per Autistici accoglierebbe 10 ragazzi disabili per 8 ore al giorno,
5 giorni alla settimana, 11 mesi l'anno, con annesso servizio mensa.
E' prevista la formazione in loco di uno staff composto da 1 psichiatra o neuropsichiatra a tempo parziale, 1 psicologo a tempo parziale, 1 coordinatore a tempo parziale, 5 educatori a tempo pieno.
LAVORO PER I NOSTRI GIOVANI

IL SINDACO LILLO, con un atto arrogante e presuntuoso, ha detto NO all'apertura del centro!
Un NO che lascia sole molte famiglie santermane
Un NO espresso unicamente perché il progetto è frutto del lavoro della precedente amministrazione
Un NO che darà di Santeramo, nel Territorio della ASL Ba e in Regione Puglia, un'immagine di Città incapace e senza ambizioni.
BASTA TERGIVERSARE!
SI APRA SUBITO IL CENTRO PER LE PERSONE AUTISTICHE
E' LA CITTA' A CHIEDERLO

sabato 15 dicembre 2007

Emergency

Questo post  riporta l'ultima news giuntami da Emergency sugli effetti "pacifici" della guerra in Afganistan. L'assuefazione è il peggior male da sconfiggere. Reagiamo sostenendo le attività di Emergency.
"Diranno che si trattava di feroci talebani, e che la grande operazione
iniziata tre giorni fa a Musa Qala in Afganistan era inevitabile.
Diranno quanti nemici hanno ucciso e (forse) quanti civili sono
rimasti coinvolti "per errore". Oppure non diranno niente, tanto non
ci sono testimoni, la'. Degli abitanti di Musa Qala, qualcuno ha
raccattato le proprie cose ed e' scappato sulle montagne. Qualcun
altro e' sceso qui in citta'. I piu', non avendo dove andare o di che
sopravvivere, non si sono mossi. Abdullah, sette anni, e' uno di loro.
E' arrivato oggi con suo padre nell'ospedale di Emergency a
Lashkar-gah. Passeggiava con il fratellino quando e' piovuta una bomba
dal cielo. Le schegge hanno maciullato le gambe del fratello: amputate
entrambe. Anche Abdullah ha perso una gamba. E chi lo spiega, a lui e
alla gente del suo villaggio, che e' per il loro bene? Che vengono
massacrati in nome della pace e della democrazia?"


Per approfondimenti sull'attivita' di Emergency in Afganistan:
http://www.emergency.it/menu.php?A=002&SA=007&ln=It

Per sostenere le attivita' di Emergency:
http://www.emergency.it/menu.php?A=004&SA=021&P=177&ln=It

venerdì 14 dicembre 2007

Le grandi narrazioni


Non perdetevi questo spettacolo starordinario per nulla al mondo.
Sabato 15 Dicembre 2007
LE GRANDI NARRAZIONI
Santeramo in Colle, Auditorium della Scuola Media S.G.Bosco (largo Pietà)
S.M.S. (Strange Music Symphony)
(Microband)
http://www.microband.it/

mercoledì 12 dicembre 2007

Ancora morti sul lavoro

Altre due morti sul lavoro, a Milano dove un piastrellista marchigiano è caduto dall'alto di una impalcatura; a Torvaianica (Roma) dove un rumeno è morto dopo una caduta da una impalcatura.
Uno stillicidio continuo, che non si ferma.
Questa è l'Italia che ci ritroviamo: sfruttatrice dei poveri, calcolatrice più degli utili (meglio se in nero) che delle vite, amante delle prostitute minorenni, meglio se bambine...
Forse ha ragione Franco che mi consiglia di non stupirmi più di tanto. Secondo lui, l'Italia è sempre stata così, da secoli; l'avvento della democrazia nel 1945 l'ha solo annichilita per un cinquantennio.
Una Italia meschina nascostasi per trovare la forza di rinascere appena i tempi fossero diventati maturi. E che, nel disordine politico della seconda repubblica ha trovato lo spazio per alzare la testa.
Spazi televisivi, soprattutto, dove gli è consentito mostrare con orgoglio il lato peggiore.
"L'intelligenza è in ritirata -mi dice-, non te ne accorgi?"

Natale e cultura

Vi anticipo quella che sarà la ghiotta programmazione culturale che l'Assessore Silletti ha predisposto per le feste natalizie cittadine. Con una premessa: potrà subire variazioni (in detrazione).
Eventi organizzati dall'assessorato:
  • concorso dei presepi (inaugurazione 19 dicembre);
  • tipici di puglia. Mercatino dei prodotti tipici santermani (20 dicembre);
  • artisti di strada (25 dicembre e 6 gennaio);
  • discesa della befana (6 dicembre)
Eventi patrocinati:
  • recital ausilioteca (14 dicembre);
  • christmas show Media Netti (16 dicembre);
  • presepe vivente 1° circolo didattico (19 dicembre);
  • concerto di natale pro loco (23 dicembre);
  • Microbanda. Le grandi narrazioni (15 dicembre)
Contenti? 
La verità è che l'assessore Silletti (chiedoaziovito per gli amici) risulta inadeguato al compito in maniera imbarazzante.
Tanto imbarazzante che mi risulta fastidioso come sparare sulla croce rossa fare dell'ironia sulle sue capacità e attitudini.
In pochi mesi è riuscito bene in una sola cosa: azzerare tutta la vitalità
culturale costruita in Città durante cinque anni di lavoro.
Nulla di più del progetto politico di Sindacolillo. 

martedì 11 dicembre 2007

L'albero di natale

In questo natale cittadino che si prospetta povero di avvenimenti culturali, austero e nordico svetta l'albero di natale allestito in piazza Garibaldi.
Bello, non c'è che dire.
Possibile che sia nato dalla mente di questa incolta amministrazione comunale, si chiedono i passanti? E la domanda è legittima perché, ad alzare gli occhi al cielo di via Roma e via Netti, 
radi filamenti bianchi, ora accesi, ora spenti,  pendono, tristi, sulle teste dei passanti.

Il dubbio viene instillato dalla comica presenza di tutta la giunta intorno all'albero, che commenta, indica, propone... in somma, si agita come in un superotto.
Peccato che oggi,  zitta zitta, è apparsa ai piedi dell'albero una targhetta: 
dono alla Città delle Industrie Natuzzi.

Ci siamo informati e no, non è il gesto di un buontempone; la targa è autentica.
Come una firma autografa su di un quadro.
Natura morta.



10 dicembre 2007



Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera: «Umanamente – ha detto – c'è il disgusto, non basta più indignarsi per una strage che è continua, che avviene tutti i giorni, per un peccato sociale che è la mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro».
E' di poche ore fa la notizia di un operaio di Roma travolto da un treno.

9 dicembre 2007

Ci sarà pure un momento in cui finirà questo stillicidio continuo di morti sul lavoro. E' insopportabile. Ma, ancora di più, lo è la normalità con la quale le accettiamo nella totalità delle cose che ci capitano in una giornata.
Voglio ricordare i nomi degli ultimi caduti, per non dimenticarli: Antonio Schiavone, Angelo Laurino, Roberto Scola, Bruno Santino, i quattro operai morti nel rogo scoppiato mercoledì notte dentro l'acciaieria ThyssenKrupp di Torino. Dove tutto era ok, come ci fa sapere l'azienda.
Peccato che obbligava loro a quattro ore di straordinario al giorno per mettere insieme, a fine mese, una paga che permettesse di vivere.
Con dignità.
Dignità che non ho mai trovato nei consigli di amministrazione di queste grandi aziende italiane, tenute in vita da denaro pubblico e che non si vergognano di mostrasi sprezzanti perfino davanti alle morti più atroci.
Penso all'ILVA di Taranto, con tutti quei morti, uno stillicidio settimanale; all'Enichem di Portomarghera, che nega la dignità ai suoi operai intossicati da un lavoro canceroso; penso ai lavoratori delle migliaia di ditte edili sparse sul territorio italiano, senza sicurezza e diritti, caduti misteriosamente da molte impalcature. E mi chiedo come possano, i consigli di amministrazione, dormire sonni tranquilli con tutte quelle morti sulla coscienza.
Ma sono domande oziose, da passatista, da chi disturba il manovratore.
Meglio che mi occupi dell'effimero, mi consigliano: per vivere bene, staccare la spina al cervello.
Spero solo che la ThyssenKrupp di Torino si comporti con dignità. Ne abbiamo bisogno.
Altrimenti tornerà, ancora una volta, la sensazione di perdere, giorno dopo giorno, morte dopo morte, irrimediabilmente, una parte di quell'Italia che abbiamo amato e difeso: solidale, responsabile, civile.
Questa Italia nata con il marchio Berlusconi, dalla ricchezza facile, arrogante, prepotente, indifferente a tutto, preoccupata solo dell'oggi, fa schifo. Perché ci consegna dolore, sofferenze e morti strazianti e violente.
Chissà se ritroveremo mai l'innocenza di una volta.
Stamattina, nel passare con l'auto accanto alla Termosud ho pensato ai miei amici operai. E sperato che non tocchi loro mai.

Nel frattempo qualcuno ha aperto un conto corrente bancario per aiutare le famiglie dei caduti sul lavoro alla ThyssenKrupp di Torino: Unicredit lancia attraverso le proprie banche una raccolta fondi a favore dei familiari delle vittime. I fondi saranno raccolti a partire da lunedì 10 su un conto corrente speciale dedicato (n° 41125701 - abi 02008 - cab 01046) che è stato aperto nella sede di UniCredit Banca di Via XX Settembre, a Torino.

7 dicembre 2007

Segnatevi questa data, entrerà negli annali della nostra Città. Ieri sera, la III Commissione Consiliare (la commissione cultura, per intenderci) ha dato il via libera all'oscar della santermanità.
Nella forma pressoché identica a quella che il Consiglio comunale aveva chiesto di modificare perché inadeguata.
Bontà loro, scartate le proposte di denominare il tutto Premio Città di Santeramo, di farne un bando, di istituire una commissione cittadina più ampia e scientificamente legittimata, di individuare un'opera d'arte quale premio... Il risultato: un regolamento modesto ed insignificante che prende a morsi la sintassi, tutto chiuso nelle stanze del Sindaco e che riporta nel recinto dell'ovile proprio quella "genialità" indigena che pretende di osannare.
Difficile parlare di cultura con questa maggioranza e non percepire, forte, la sensazione di perdere tempo.
Un vecchio adagio popolare narrava di asini, sapone e testa da lavare...

5 dicembre 2007

E' ufficiosa, ma la notizia che il sindacolillo non voglia dar seguito al protocollo d'intesa stipulato e sottoscritto da Comune, ASL Ba 3 e Coop. Soc. Auxilium il 9 ottobre 2006 per dar vita ad un "Centro di eccellenza per la riabilitazione di persone autistiche" stenta a prendere la via della nostra televisione locale. Nulla di nuovo sotto il sole, direte voi.
Ogni dissenso viene semplicemente ignorato e sostituito da inaugurazioni ed opinioni sull'ameno universo mondo.
Una sorta di delicato intervallo negli affanni delle nostre vite.
Eppure, il dissenso apertosi con le famiglie interessate al centro per autistici non è una di quelle ferite che si richiuderanno con un bacino sulla bua: quel centro serve bisogni reali, costruisce sapere e non solo assistenza.
Chissà se è proprio questo livello innovativo nelle politiche sociali a spaventare la "santermanità" di Sindacolillo, costretto come sarebbe a confrontarsi con progetti ben più seri delle beghe interne alla sua maggioranza. A nulla serve ricordare come tutto sia stato già finanziato ed i lavori già assegnati. A nulla è servita la determinazione delle famiglie e delle associazioni. A nulla sono servite le assicurazioni dell'ASL sul prosieguo del centro. La parola fine era stata messa già sei mesi fa, all'alba della vittoria elettorale di Sindacolillo.

1 dicembre 2007

Sempre dal bollettino curva nord del Sindacolillo.
Il Presidente di Murgiamente scrive a molti cittadini, Istituzione e Organi di Informazione per informarli che una notissima ed apprezzata casa d'aste, Bloomsbury, ha appena messo all'asta un quadro di Francesco Netti, "Bari, lungomare" (1890). Dalla lettera di Luciano Rampino: "Il quadro, dal titolo "Bari, lungomare" (1890) è un olio su tavola di appena 9 centimentri per 17,8 e raffigura uno scorcio del lungomare di Bari come appariva alla fine del secolo XIX. Sono riconoscibili il castello svevo e la cattedrale di san sabino che spunta alle spalle di una schiera di case basse e bianche. Il quadro è datato in basso al centro "Bari, 9 luglio 1890".
Chiede a chi può di partecipare all'asta per l'acquisto.
Tanto basta per scatenare le ire di tal Giovanni Tangorra, autonominatosi esperto di Netti, delle sue opere, della sua vita. Che denuncia come falso il quadro di Netti in vendita presso Bloomsbury Auctions, definita da TRC come "noto sito web commerciale dove si trova di tutto e di più".
Bontà loro.
Da parte nostra, semplici appassionati dell'arte a trecentossanta gradi, ameremmo conoscere il parere della dott.sa Christine Farese Sperken, vera esperta e studiosa di Netti.
A lei dobbiamo molto.
Ai suoi studi, la notorietà di Francesco Netti.
Non ad altri improvvisati "cultori".

Il diario

Riprendo questo vecchio blog, lasciato a riposo per inedia ed afasia, per necessità: infatti, quello che avevo destinato al confronto con i lettori del mio website www.carlocardinale.it si è dimostrato quasi subito inadeguato a contenere proposte, idee, polemiche a proposito della mia attività di consigliere comunale.
Eccoci, quindi, su Blogger.
Ricominciamo.