Posto il testo del comunicato stampa dell'opposizione in consiglio comunale che commenta la crisi irreversibile dell'amministrazione Lillo.
Un solo, laconico commento a margine: con questi comportamenti si aiuta una comunità a crescere?
Naturalmente, no; si acuisce invece il divario tra la politica e la Città. Inutile meravigliarsi, poi, soprattutto sotto elezioni, della disaffezione, del dileggio, della depressione che accompagna l'elettore.
UN ANNO PERSO
Finisce ingloriosamente la luna di miele dell'amministrazione Lillo.
Quella che in campagna elettorale era stata raccontata come una compagine unita, forte, decisionista, la sola capace di far impallidire tutte le precedenti amministrazioni, si è dimostrata litigiosa, tentennante, senza idee, incapace di occuparsi dei problemi della nostra Città.
E la mole di problemi irrisolti è sotto gli occhi di tutti.
In appena un anno, il sindaco Lillo, quello che diceva di aver scritto il programma amministrativo in un patto di ferro tra città e maggioranza, ha cambiato 5 assessori e la maggioranza che lo ha portato in Comune, aiutato, in questo tradimento politico, da due consiglieri di minoranza, Giuseppe Depascale e Orazio Scuro. La cui puerile giustificazione (“lo facciamo per il bene della città”) risulta irricevibile ed insultante per chi, come noi, lavora davvero e con serietà dai banchi dell'opposizione, senza chiedere nulla in cambio che non sia la stima e il rispetto dell'intera Comunità santermana.
E' solo un aiuto ad una amministrazione che ha pensato solo e soltanto ai propri interessi, incapace di attirare finanziamenti europei quanto di spendere con oculatezza le risorse interne, che sta portando Santeramo ad uno stato di depressione come mai prima conosciuto.
Un sindaco che ha vissuto di rendita sui progetti (tutti finanziati) lasciatigli in eredità dalla precedente giunta di centrosinistra (il PIS Aree Rupestri con la riqualificazione delle grotte di s. Angelo e dell'ex Enal; la ristrutturazione del Palazzo Marchesale; il nuovo complesso degli uffici comunali sul vecchio mercato coperto; la bottega di Bollenti Spiriti...) e che ha colpevolmente lasciato in mano alle altre città il Piano Strategico “La città murgiana”, unico canale per i finanziamenti europei, facendo rappresentare Santeramo da... professionalità non santermane.
Un vero disastro che racconta della crisi politica irreversibile che colpisce il centro-destra santermano ed il sindaco Lillo in prima persona.
Una crisi che un mero valzer di poltrone non cambierà in una favola.
Per il bene della nostra Città, sindaco Lillo
DIMETTITI
PD Santeramo, La Città in Comune, Italia dei Valori
Un solo, laconico commento a margine: con questi comportamenti si aiuta una comunità a crescere?
Naturalmente, no; si acuisce invece il divario tra la politica e la Città. Inutile meravigliarsi, poi, soprattutto sotto elezioni, della disaffezione, del dileggio, della depressione che accompagna l'elettore.
UN ANNO PERSO
Finisce ingloriosamente la luna di miele dell'amministrazione Lillo.
Quella che in campagna elettorale era stata raccontata come una compagine unita, forte, decisionista, la sola capace di far impallidire tutte le precedenti amministrazioni, si è dimostrata litigiosa, tentennante, senza idee, incapace di occuparsi dei problemi della nostra Città.
E la mole di problemi irrisolti è sotto gli occhi di tutti.
In appena un anno, il sindaco Lillo, quello che diceva di aver scritto il programma amministrativo in un patto di ferro tra città e maggioranza, ha cambiato 5 assessori e la maggioranza che lo ha portato in Comune, aiutato, in questo tradimento politico, da due consiglieri di minoranza, Giuseppe Depascale e Orazio Scuro. La cui puerile giustificazione (“lo facciamo per il bene della città”) risulta irricevibile ed insultante per chi, come noi, lavora davvero e con serietà dai banchi dell'opposizione, senza chiedere nulla in cambio che non sia la stima e il rispetto dell'intera Comunità santermana.
E' solo un aiuto ad una amministrazione che ha pensato solo e soltanto ai propri interessi, incapace di attirare finanziamenti europei quanto di spendere con oculatezza le risorse interne, che sta portando Santeramo ad uno stato di depressione come mai prima conosciuto.
Un sindaco che ha vissuto di rendita sui progetti (tutti finanziati) lasciatigli in eredità dalla precedente giunta di centrosinistra (il PIS Aree Rupestri con la riqualificazione delle grotte di s. Angelo e dell'ex Enal; la ristrutturazione del Palazzo Marchesale; il nuovo complesso degli uffici comunali sul vecchio mercato coperto; la bottega di Bollenti Spiriti...) e che ha colpevolmente lasciato in mano alle altre città il Piano Strategico “La città murgiana”, unico canale per i finanziamenti europei, facendo rappresentare Santeramo da... professionalità non santermane.
Un vero disastro che racconta della crisi politica irreversibile che colpisce il centro-destra santermano ed il sindaco Lillo in prima persona.
Una crisi che un mero valzer di poltrone non cambierà in una favola.
Per il bene della nostra Città, sindaco Lillo
DIMETTITI
PD Santeramo, La Città in Comune, Italia dei Valori
2 commenti:
voglio proprio vedere se questa destra, spacciatasi per "decisionista", almeno sta volta giungerà a prendere una decisione ... quella di lasciare la gestione della "res publica" a politici più capaci e con minori interessi privati a cui "dare a mangiare" !!
io,comunque, la santermanità, di cui si fregiava il centro-destra in campagna elettorale, non l'ho ancora vista !!
buona notte.
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