La diretta televisiva di RAI 1 porta nelle nostre case l'immagine di due capi di stato potenti ed influenti mentre, divisi da un leggio, guardano sorridenti la folla che li applaude.
Una fotografia che vorrebbe raccontare la nascita di una “santa alleanza” tra gli USA ed il Vaticano, con la folla che canta “Happy Birthday Pope” e Bush che si inchina commosso.
E, rivolto al Papa, dice: «Abbiamo bisogno del Suo messaggio che ogni vita umana è sacra».
Il Papa annuisce, contento.
Chissà se è già a conoscenza che nelle stesse ore, l'America ha deciso di riprendere le esecuzioni capitali.
Uno stridore fastidioso quanto le unghie sulla lavagna.
Infatti, “La Corte Suprema, rispondendo ad un ricorso inoltrato da due condannati a morte del Kentucky, ha confermato la possibilità di utilizzare le iniezioni letali per eseguire le sentenze capitali. Bocciata la tesi secondo cui l'attuale cocktail di tre sostanze utilizzato nelle esecuzioni sarebbe contrario alla Costituzione degli Stati Uniti, che proibisce qualsiasi punizione «inusuale e crudele» dei detenuti. Per i giudici si può andare avanti.
La decisione è stata presa ad ampia maggioranza, sette voti a favore e due contrari, e consentirà la ripresa delle esecuzioni capitali negli Usa, di fatto sospese dallo scorso settembre in attesa di questa sentenza.
Amnesty International commenta la decisione «inaccettabile» con un duro comunicato: «Che l'iniezione letale sia una forma d'esecuzione crudele è dimostrato da numerosi casi, in cui questo metodo ha provocato sofferenze indicibili». Fra i giudici della Corte Suprema, la maggioranza (5 su 9) sono cattolici. Anche con il loro voto, dopo sette mesi, il boia è pronto a riprendere il suo lavoro” (fonte: unita.it).
Rivedo le immagini su youtube nella speranza di cogliere un cenno di dissenso, una smorfia di preoccupato dolore nel Papa. Ma non ne vedo.
Come non trovo, questa mattina, posizioni ufficiali della Santa Sede contro la pena di morte.
Una scelta di “opportunità” o di “opportunismo”?
A me riporta alla memoria quel viaggio di Giovanni Paolo II in Cile. Nel Cile di Pinochet che uccideva, violentava, torturava l'umanità in migliaia di cileni.
E quell'immagine dei due che sorridono dal balcone della Moneda.
Il Papa silente su quanto accadeva ai suoi piedi.
Una fotografia che vorrebbe raccontare la nascita di una “santa alleanza” tra gli USA ed il Vaticano, con la folla che canta “Happy Birthday Pope” e Bush che si inchina commosso.
E, rivolto al Papa, dice: «Abbiamo bisogno del Suo messaggio che ogni vita umana è sacra».
Il Papa annuisce, contento.
Chissà se è già a conoscenza che nelle stesse ore, l'America ha deciso di riprendere le esecuzioni capitali.
Uno stridore fastidioso quanto le unghie sulla lavagna.
Infatti, “La Corte Suprema, rispondendo ad un ricorso inoltrato da due condannati a morte del Kentucky, ha confermato la possibilità di utilizzare le iniezioni letali per eseguire le sentenze capitali. Bocciata la tesi secondo cui l'attuale cocktail di tre sostanze utilizzato nelle esecuzioni sarebbe contrario alla Costituzione degli Stati Uniti, che proibisce qualsiasi punizione «inusuale e crudele» dei detenuti. Per i giudici si può andare avanti.
La decisione è stata presa ad ampia maggioranza, sette voti a favore e due contrari, e consentirà la ripresa delle esecuzioni capitali negli Usa, di fatto sospese dallo scorso settembre in attesa di questa sentenza.
Amnesty International commenta la decisione «inaccettabile» con un duro comunicato: «Che l'iniezione letale sia una forma d'esecuzione crudele è dimostrato da numerosi casi, in cui questo metodo ha provocato sofferenze indicibili». Fra i giudici della Corte Suprema, la maggioranza (5 su 9) sono cattolici. Anche con il loro voto, dopo sette mesi, il boia è pronto a riprendere il suo lavoro” (fonte: unita.it).
Rivedo le immagini su youtube nella speranza di cogliere un cenno di dissenso, una smorfia di preoccupato dolore nel Papa. Ma non ne vedo.
Come non trovo, questa mattina, posizioni ufficiali della Santa Sede contro la pena di morte.
Una scelta di “opportunità” o di “opportunismo”?
A me riporta alla memoria quel viaggio di Giovanni Paolo II in Cile. Nel Cile di Pinochet che uccideva, violentava, torturava l'umanità in migliaia di cileni.
E quell'immagine dei due che sorridono dal balcone della Moneda.
Il Papa silente su quanto accadeva ai suoi piedi.
2 commenti:
Cambiano i suonatori ... ma la musica resta la stessa !!
Certo che oggi, se non hai una faccia da CULO da record, non puoi sperare, ma nemmeno lontanamente, non dico di governare, ma nemmeno di avvicinarti ad una poltrona !!
Perchè avevi qualche dubbio? l'unica cosa che si è permesso di dire è che con la storia dei preti pedofili l'america ha sbagliato..spero nel senso che avrebbe fatto ben a cacciarli via subito! io avevo già paura per la mia libertà quando l'ultraconservatore Ratzinger diventò Papa..figurati un po' dopo le elezioni!!
Posta un commento