Ha la data del 10 gennaio 2008 in calce la petizione/appello che 67 docenti dell'università "La Sapienza" di Roma hanno inviato al Rettore. Oggetto: l'inaugurazione dell'anno accademico che quest'anno è stata affidata al papa.
A far scattare le proteste (ed anche una manifestazione anticlericale), la nota passione per la santa inquisizione di Benedetto XVI. Tra le cose che non vanno giù agli scienziati in cattedra alla Sapienza ce n’è una in particolare. «Il 15 marzo 1990 – ricordano nella lettera – ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: “All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto”. Sono parole – sottolineano i professori – che, in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze, ci offendono e ci umiliano».
E concludono: «In nome della laicità della scienza e della cultura, e nel rispetto di questo nostro ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato».
La lettera al Rettore ha scatenato commenti, la gran parte dei quali superficiali e pretestuosi.
Ma il problema dell'intromissione del Vaticano nella vita laica dei cittadini italiani non è un'invenzione degli anticlericali nostrani. E' una realtà con la quale la politica combatte dalla breccia di Porta Pia.
In molti, laici e credenti, aspettiamo una legge sulla famiglia di fatto. E mentre aspettiamo, il papa torna sull'abolizione della legge sull'aborto.
Tanto per gradire...
E il Vaticano, direte voi, il Vaticano, cosa ha risposto all'appello dei 67 della Sapienza?
Ha parlato con la voce di Radio Vaticana che ha ricordato come La sapienza «proprio da un Papa è stata fondata, Bonifacio VIII nel 1303».
Che, detta così sembra una minaccia.
Che vogliano riprendersela indietro?
E concludono: «In nome della laicità della scienza e della cultura, e nel rispetto di questo nostro ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato».
La lettera al Rettore ha scatenato commenti, la gran parte dei quali superficiali e pretestuosi.
Ma il problema dell'intromissione del Vaticano nella vita laica dei cittadini italiani non è un'invenzione degli anticlericali nostrani. E' una realtà con la quale la politica combatte dalla breccia di Porta Pia.
In molti, laici e credenti, aspettiamo una legge sulla famiglia di fatto. E mentre aspettiamo, il papa torna sull'abolizione della legge sull'aborto.
Tanto per gradire...
E il Vaticano, direte voi, il Vaticano, cosa ha risposto all'appello dei 67 della Sapienza?
Ha parlato con la voce di Radio Vaticana che ha ricordato come La sapienza «proprio da un Papa è stata fondata, Bonifacio VIII nel 1303».
Che, detta così sembra una minaccia.
Che vogliano riprendersela indietro?
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